Ebbene sì ragazzi, siamo arrivati alla fine.
Con questo post concludo il mio diario di viaggio sulla valle della Loira e i suoi fantastici castelli.
Oggi vi mostrerò il castello di Cheverny, l’ultima meraviglia visitata da me e Nico.
Buona lettura!
“Arrivò lunedì, il giorno dell’ultimo castello, Valencay; solita colazione abbondante e partenza alla mattina, la meta era a circa 50 minuti di viaggio per poco più di 48 km.Il castello, risalente al 1540, ebbe la sua maggior importanza durante il periodo napoleonico, quando divenne di proprietà del Ministro degli Esteri, Charles-Maurice de Talleyrand.Perigord. Qui a Valencay fu “esiliato” (con tutti i comfort) Ferdinando di Spagna, fino alla fine dell’impero di Napoleone. L’edificio ha dimensioni notevoli con una struttura simile a quella di Chambord, gli interni sono ricchi di arredi, quadri, statue ed anche di un’attrezzatissima cucina. All’esterno si può ammirare l’immenso parco, la fattoria numerose zone di divertimento per i bambini, tra cui un divertentissimo labirinto di Napoleone.
Purtroppo verso il primo pomeriggio concludemmo la passeggiata nel parco, ormai la tristezza aveva preso il sopravvento.
Il castello è aperto tutto l’anno, tranne il 1° gennaio e il 25 dicembre. Il biglietto costa 9€. Per informazioni e orari: Castello di Valencay
Pranzammo in camera: solito menù da spesa del supermercato, baguette, affettato, formaggio e frutta.
Il pomeriggio fu dedicato alla preparazione della valigie e come al solito allo scaricamento delle ultime foto sul nostro fidato computer. Per la sera ci concedemmo il lusso di una pizza decente a Blerè a “La Charbonnette”.
Il giorno seguente, lasciato l’albergo, eravamo pronti a tornare in Italia; come già detto impiegammo qualche ora in più rispetto all’andata, dato che sulle strade c’era un po’ di traffico, dovuto al giorno lavorativo.
Qui non c’è molto da dire: non vi descriverò la stretta al cuore provata per tutto il viaggio e una volta toccato il suolo di casa giurammo di tornare in territorio francese appena possibile.
Unica nota positiva: appena passato il confine, ci concedemmo una Rustichella in Autogrill e vi assicuro che dopo 10 giorni di cibo e lingua francese, poter parlare tranquillamente in italiano senza dover mimare ogni concetto fu davvero piacevole!”
Ora il nostro video, come di consueto…
Come avrete capito ho adorato questo viaggio in tutti i suoi aspetti: panorami da togliere il fiato e atmosfere di altri tempi. In questi due anni alcune spese ci hanno impedito di realizzare il nostro desiderio di ritornare in questa terra piena di fascino, ma arriveranno tempi migliori e decisamente più RICCHI…
Chi lo sa, magari per un viaggio di nozze diverso dal solito? Oppure una vincita al Superenalotto? Vedremo cosa ci riserverà il futuro.
Volevo però rubare un po’ di spazio per fare un po’ di ringraziamenti:
Grazie a Nico, alla sua grande abilità di automobilista, alla sua pazienza e alle sue foto meravigliose.
Grazie a tutta la mia famiglia ma soprattutto a mia madre, che senza volerlo mi ha dato l’idea per realizzare questo viaggio e un ringraziamento va anche a mio nonno, per avermi insegnato ad apprezzare ogni luogo che visitavo, ricordandomi che tutto ha una propria storia.
Grazie alla Guida Verde Michelin, alla ragazza dell’agenzia e al World Wide Web per tutte le informazioni, le immagini e le mappe utilissime.
Infine grazie a voi per aver letto fin qui e spero che tutto questo sia stato di vostro gradimento.
Per ora ci salutiamo qui e vi dò appuntamento al prossimo itinerario!
Anna
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