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Sunday, October 9, 2011

In compagnia di Ste e Freud

Buongiorno a tutti!!!

 

Ieri sera, dopo un inizio serata a dir poco comico, io e la mia amica Stefania ci siamo concesse un giro  alla multisala “OZ” di Brescia.

 

Ma prima di dirvi di che film si tratta e di darvi le mie impressioni sulla pellicola concedetemi di spiegarvi il disastro che ho combinato ieri prima di uscire.

 

Stefania è arrivata puntualissima a casa mia, pronta a partire alla volta di Piacenza per la visione del film da me tanto atteso “Jane Eyre”. Peccato che la sottoscritta la sera prima mentre prenotava i biglietti non si era accorta di averli fissati al cinema sbagliato, sempre dello stesso franchise, ma nel paese sbagliato: Pioltello in provincia di Milano.

 

Mi sono accorta dello sbaglio perché, guardando la strada per raggiungere la multisala di Piacenza ho visto che il film desiderato non era in programmazione…

SUDORE FREDDO!

 

“Oh Oh, Ste mi sa che ho sbagliato a prenotare!”

 

Non vi dico la reazione di Stefania, non sapeva più come trattenere le risate.

 

Io mi sentivo a metà tra la vergogna e l’incredulità, sono sempre così precisa in queste cose.

 

Comunque sia, annullai la prenotazione e cercai un cinema dove proiettassero il film: IL NULLA!

 

Nessuna sala nei dintorni di Cremona aveva in programmazione il film, quindi che fare? Ormai un po’ delusa decisi per il male minore: insieme a Ste scegliemmo un’altra pellicola e la scelta cadde proprio su a “Dangerous Method” di David Cronenberg con Keira Knightley e Viggo Mortensen, Michael Fassbender e Vincent Cassel.

 

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Film forse un po’ lento ma molto intenso, ha come argomento il turbolento rapporto tra il giovane psichiatra Carl Gustav Jung e una sua paziente affetta da isteria Sabina Spielrein, in seguito divenuta a sua volta psicanalista. Fra i due si frappone anche la figura del padre della psicanalisi Sigmund Freud, convinto che Jung possa diventare il suo successore in questo campo.

 

Il mio giudizio finale è quasi del tutto positivo. Sicuramente sono soddisfatta delle interpretazioni degli attori, tra cui spicca quella della Knightley: i suoi attacchi di isteria sembrano davvero autentici (fa davvero impressione!!!) Per quanto riguarda invece la storia in sé, preferirei riguardarmi il film con più calma, per capire meglio i dialoghi, soprattutto in alcuni punti, dove ho letteralmente perso il filo, molto probabilmente a causa della mia ignoranza in materia di psicoanalisi.

 

Uscite dal cinema arrivammo dritte a casa dove chiudemmo la serata in compagnia delle nostre chiacchiere fumando una sigaretta tra un discorso e l’altro.

 

Ora vado a prepararmi per il pranzo a casa dei miei genitori.

 

A presto.

Anna

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