Stasera prima di tornare a casa ho voluto fare un giro dai miei genitori per vedere come stava il mio Matisse.
Vi starete ovviamente chiedendo chi è: il gatto più obbediente, buono fantastico e purtroppo vecchio del mondo (18 anni).
Da tre giorni non riesce più a spostarsi da una stanza all’altra, non fa le scale e non si scarica (avete capito, no?), quindi i miei hanno deciso di portarlo dalla nostra veterinaria di fiducia per una visita approfondita.
Come sospettavo le notizie non sono buone; dopo averlo visitato e averlo sottoposto ad una radiografia il responso è il seguente (vi riporto la parola che ha usato mia madre mentre mi spiegava l’accaduto): UN TUMORONE!
Matisse potrebbe sopravvivere 2 giorni o anche mesi, tutto dipende da come avanzerà la malattia.
Ora non voglio alzare un polverone con i miei pensieri per quanto riguarda l’argomento eutanasia sugli animali, ma posso dirvi che mi trovo d’accordo su quanto hanno deciso di fare i miei genitori e quando arriverà il momento penso che dal mio viso cadrà solo qualche lacrima, non perché io sia un’insensibile , ma solo perché Matisse non si merita una fine triste. E’ stato il gatto con cui sono cresciuta, con cui mi addormentavo la notte, che mi veniva a svegliare la mattina prima di andare a scuola, che nei momenti di intimità tra me e Nico si metteva in mezzo al letto e non c’era verso di farlo andar via, che aggrediva Nico al collo, forse un po’ geloso delle attenzioni che gli erano state rubate, ma soprattutto è stato colui che ha fatto cambiare idea a mio padre sulla questione gatti (papà li odiava!)
Ecco Matisse era tutto questo!
Lo so, sto usando il passato per esprimermi, ma ragazzi quando vi dico che ci vorrebbe un miracolo per farlo guarire, non mi sto prendendo gioco di voi.
Quando arriverà QUEL momento sarò pronta perché il mio Matisse sarà sempre con me…
Notte a tutti!
A presto
Anna
No comments:
Post a Comment