Non ci posso credere. Quanto è passato? Forse nemmeno 24 ore e sono qui totalmente presa dall’ansia…
Il mio micio è sparito!
Proprio così, il mio caro Neo stavolta lo ha fatto davvero. Non so se per paura che tornassimo dal veterinario, oppure perché spaventato dalle tagliaerba dei giardinieri che stamattina sistemavano i prati degli appartamenti ancora invenduti in fianco a me, fatto sta che è dalle 8:00 che non si fa vedere.
Inutile ogni nostro tentativo di chiamarlo a gran voce o di sbattere la sua bustina del cibo per invogliarlo a tornare, nulla da fare…
Tutti che mi dicono che tornerà. Boh! Che ne so, come faccio a saperlo? So solo di possedere un gatto particolare, non abituato alla vita all’aperto e probabilmente con dei grossi problemi di maltrattamenti alle spalle (l’ho trovato che era già grandicello, malnutrito e abbastanza irascibile) di conseguenza più fragile degli altri.
Mentre lo cercavamo nei campi sotto casa mia, avevamo paura che il richiamo attirasse qualche nutria:
“Sta a vedere che adesso mi porto a casa una di quelle, tanto come dimensioni ci siamo!”
Tutto questo per sdrammatizzare un po’ le cose, ma credetemi quando vi dico che sono ad un passo dal pianto, perché nonostante il caratterino, i disastri combinati in casa, gli oggetti rovinati (un albero di natale, il divano, le tende, e potrei andare avanti ancora per ore) ero affezionata a Neo quanto ad un umano.
E’ a lui che devo il mio coraggio durante le settimane passate sola, mentre il mio ragazzo era in Turchia (circa 2 mesi) e quindi anche se in questo momento sono davvero arrabbiata con lui, io, in fondo in fondo, spero ancora che torni, che rompa anche la zanzariera per entrare, ma che torni!!!
Ora vado a fare l’ennesimo tentativo, ma non penso funzioni. Vi farò sapere come andrà a finire, ma nella realtà il lieto fine non è d’obbligo…
A presto.
Anna
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