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Monday, October 17, 2011

Compleanno alla medievale

Miei cari lettori di Giri in Giro, quest’oggi vi voglio parlare della mia festa di compleanno diversa dal solito.

Qualche tempo fa ho deciso di festeggiare i miei 28 anni in modo originale, organizzando un pranzo medievale, con pietanze dal sapore antico, costumi adatti per calarsi nella parte di dame del castello e tanto sano divertimento.

Come già sapete sono un’assidua visitatrice dei castelli presenti nei territori di Parma e Piacenza (ve ne avevo parlato qui) e appunto durante la gita ad uno di questi, il Castello di Gropparello, sono venuta a conoscenza della possibilità di organizzare nella Taverna all’interno della tenuta, pranzi e cene di compleanno in stile medievale per adulti e bambini (anche di 28 anni Occhiolino).

Per mettere in pratica il mio piano, prima di tutto ho avuto bisogno della conferma da parte del mio fidato “dream team” di amiche pazzoidi, che ovviamente non si sono tirate indietro.
A questo punto, sicura di averle dalla mia parte, ho contattato lo staff della Taverna, tramite la mail presente nel sito, chiedendo informazioni sulla possibilità di una vestizione in costumi d’epoca.

In risposta ho ricevuto la conferma della realizzazione di questo mio desiderio ed anche l’elenco dei menù disponibili con rispettivi prezzi (compreso quello della vestizione). Noi scegliemmo così:

- Menù Matilda - 30€

- Vestizione - 10€

In più la sottoscritta ha voluto anche la torta, che però non è stata una scelta molto economica, perché viene pagata a porzione ed è per un minimo di 10 persone (80€ Sorpresa), quindi se siete pochi evitatela e il vostro portafogli vi ringrazierà.

Confermata la prenotazione non rimaneva altro che aspettare il giorno prescelto, che arrivò in men che non si dica.

Partenza alle 11 al casello dell’autostrada con arrivo previsto per le 12.30 circa.

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Giunte a Gropparello abbiamo parcheggiato nel posteggio nei pressi del castello, dove un simpatico anziano ci ha indicato dove mettere le nostre auto senza rischiare derapate sulla ghiaia (Danila sentiti in colpa se stai leggendo Con la lingua fuori).

L’ingresso è a pochi metri e si raggiunge tranquillamente a piedi e dopo aver fatto tappa obbligata nei bagni ci siamo dirette verso il bar per un piccolo aperitivo, dove le ragazze hanno approfittato per consegnarmi il loro meraviglioso regalo (ne parlo nel mio blog personale in questo post) mentre attendevamo l’orario prefissato per l’inizio del pranzo.

Alle 13.30 abbiamo preso posto al nostro tavolo, vestite per l’occasione.

Ora, concedetemi di fare un appunto sulla vestizione per chiarire un po’ le idee: vi dico subito che gli abiti indossati per questo tipo di eventi non lo sono nel vero senso della parola, ma si tratta di tuniche da infilare dalla testa e da legare attorno ai fianchi. La parte alta è coperta poi da una specie di bavaglia bianca, probabilmente per evitare di imbrattare la tunica con macchie o altro (Cristina se ti senti fischiare le orecchie non è un caso Con la lingua fuori). In testa si poteva scegliere tra un cappello conico con il velo oppure la classica “ciambella”, sempre con il velo.

A parer mio, forse mi aspettavo un po’ di più, ma è stato comunque divertente, perché molti dei clienti del ristorante pensavano fossimo delle figuranti che lavoravano lì e ci chiedevano informazioni in continuazione A bocca aperta.

Una volta sedute a tavola il servizio è stato lento, ma i camerieri davvero cortesi e disponibili, quindi primo pollice su Pollice in su. Stessa cosa vale per le portate, semplici, ma veramente ottime (soprattutto il primo)Pollice in su.Un mezzo punto di demerito per la torta un po’ troppo dispendiosa, ma comunque sfiziosa.
Tra una risata e l’altra abbiamo terminato di mangiare e abbiamo deciso di visitare il castello (con mia grande felicità) e per l’occasione avevamo un guida molto preparata, che mi ha fatto conoscere Gropparello sotto un nuovo punto di vista.

La spiegazione è stata molto accurata nei riferimenti storici e per quanto riguarda gli aspetti artistici della costruzione, a partire dai primi insediamenti celtici per poi arrivare alle influenze del romanticismo sull’architettura del castello.

So che per alcune delle mie compagne d’avventura quest’ultima parte della giornata è stata più che altro una tortura, perché ovviamente questo tipo di cose non possono piacere a tutti, ma vi assicuro che per me è stato un secondo regalo – gradito quanto il primo – essere lì, tutte insieme, a condividere una mia passione.

Ora posso dire di aver fatto anche questa pazzia.

Prima di lasciarvi ecco il nostro consueto video, buona visione!

 

In breve

Cosa abbiamo visto:

Aperitivo e si mangia da…

Al prossimo giretto!!!
Anna

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