Eccomi qui, dopo il traumatico rientro dalle ferie, torno alla mia routine quotidiana.
Questo non mi ha però impedito di fare un giretto al “Palio di Isola Dovarese”, rievocazione storica di costumi, danze e giochi tipici di fine’400 per ricordare le nozze di Anna Dovara e Filippino Gonzaga.
Questa rappresentazione arrivata alla 45a edizione si svolge in tre giornate.
Il venerdì, dove avviene la consegna delle chiavi da parte del Sindaco al Priore e vengono presentate le 4 contrade: San Bernardino, San Giuseppe, Porta Tenca e Le Gerre.
Il sabato invece va in scena il convivio seguito dal primo spettacolo con canti, balli e scenografie tipicamente tardo medievali.
La domenica è la giornata più lunga, ed è proprio da qui che comincia il mio racconto.
Io, Nicolò, Cristina e Gianluca (ormai ci chiamerò il felice quartetto) partimmo alla volta di Isola Dovarese intorno alle 17 pronti a goderci l’intero pomeriggio tra bancarelle medievali, danze e giochi.
Il biglietto d’entrata, acquistabile alle casse appena fuori dalla piazza principale, costa 9€ e devo dire che, se si intende restare fino a sera, sono soldi veramente spesi bene, soprattutto perché appena varcato l’ingresso l’atmosfera è davvero magica e sembra davvero di ritornare indietro nel tempo…
Decidemmo di accomodarci sulle panche che circondavano la piazza e ci godemmo lo spettacolo presentato dalle contrade, tra tamburi, bandiere e vestiti svolazzanti.
Dopo aver assistito alla corsa sui trampoli, guardammo gareggiare due nostre amiche, Nadia e Stefania, per la corsa dei galli e ammetto di aver cominciato a tifare per la loro contrada da quel momento, che infatti vinse la competizione. La gara più interessante però è stata quella del “magher”, le quattro fazioni si sfidano con molto entusiasmo (e che entusiasmo!) tra il tifo e i fischi della folla per riuscire ad aggiudicarsi il palio.
Dopo scivolate, corse e imprecazioni finalmente il premio viene assegnato alle Gerre, seguito da San Bernardino, Porta Tenca e San Giuseppe.
Terminato il gioco cercammo una taverna dove poterci accomodare per goderci un buon pasto in stile medievale e purtroppo per noi erano tutte ricolme di gente, quindi decidemmo di aspettare una mezz’oretta, concedendoci un bicchiere di vino bianco fruttato (ATTENZIONE: DOLCISSIMO!) e un pezzo di focaccia ai salumi (intanto per calmare i crampi per la fame).
Tra battute, incontri con amici di vecchia data, con il calare del sole l’atmosfera creata dai bracieri e dalle candele rendeva l’ambiente ancora più incantato.
Tentammo di nuovo la fortuna nella Taverna dei Sette Peccati e finalmente trovammo un posto. Le portate servite sono parecchie e posso dirvi di averle assaggiate tutte grazie a Stefania che in quel momento era arrivata a servire i tavoli e ci portò ogni ben di Dio.
Una mangiata colossale a un prezzo modico: 26€ di 4 lonze arrosto in salsa dolce (molto abbondanti), un piatto di affettati e formaggio, una brocca di vino rosso speziato e una di acqua.
Ma ovviamente la giornata non finì qui, infatti alle 21.30 la piazza riprese vita e ricominciarono le esibizioni con musici, sbandieratori, danzatrici e spettacoli pirotecnici veramente eccezionali.
Come al solito voglio essere sincera con voi: io ho apprezzato lo spettacolo in tutti i suoi aspetti, dai costumi ai balli, alle scenografie, forse perché conoscendo qualche “addetto ai lavori” sono a conoscenza di tutto il lavoro che è stato fatto per mettere in piedi un evento simile, mentre alcuni membri del felice quartetto si sono un po’ annoiati, quindi vi consiglio di evitare di seguire lo spettacolo se non amate questo tipo di rappresentazioni.
Ad ogni modo la giornata arrivò al suo termine, la piazza cominciò a svuotarsi e anche noi ci dirigemmo verso casa.
Chi l’avrebbe mai detto che fare due passi nel passato sarebbe stato così facile…
Ovviamente non può mancare il nostro consueto video con le foto scattate dalla mia ormai abilissima fotografa personale Cristina.
Al prossimo giretto!
Anna.
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