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Sunday, November 20, 2011

Alla scoperta dello Shabby-Chic

Cari lettori, oggi stavo pensando a quanto possono cambiare i gusti di una persona durante l’avanzare dell’età.

Chi l’avrebbe mai detto che un’amante dello stile moderno come la sottoscritta, in pochi anni avrebbe imparato ad apprezzare altri stili.

Durante una delle mie solite “passeggiate web” mi sono imbattuta in una parola nuova, shabby-chic, letta in un post dedicato ad una sala da the a Bologna nel blog di una cara amica, Alice Mortali.

Ovviamente, non sapevo minimamente cosa riguardasse. Così, scartabellando fra varie pagine web, ho scoperto che lo shabby-chic non vuole essere solo una forma d’arte, ma in alcuni casi anche un vero e proprio stile di vita.

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E fu così che me ne innamorai…

In un forum di Leonardo.it ho trovato quella che può essere una più che chiara definizione di questo stile, postata da Galion:

“Creato dalla famosa designer americana Rachel Ashwell, lo Shabby-Chic è, più che un'arte, uno stile di vita di altri tempi. Letteralmente significa "trasandato-chic" ed è un modo di essere romantico e consumato, ma sempre di moda perché confortevole, funzionale e bello (se fatto con gusto). Può essere, addirittura, un'arte di arredamento: una casa può essere abbellita riutilizzando e restaurando, con decorazioni, vecchi mobili di normale produzione, che uniti ai piccoli tesori dei mercatini, soprattutto pizzi e damaschi sbiaditi, tessuti stropicciati, acquistano una bellezza mai avuta. Di solito sono utilizzati colori pastello o legno dipinto e tanti tappeti colorati. Con poco si crea l'eleganza senza sfarzo, si dona nuova vita alle finiture usurate; piccoli oggetti inutilizzati, sono ornati con fiori freschi e vernici dorate. E' utile per lo SHABBY, tutto ciò che è usato, usurato e sbiadito, che riesca a rispecchiare il vecchio artigianato di un tempo. Parola d'ordine è che tutto deve servire a qualcosa anche se la sua funzione non sarà necessariamente quella originale: così dall'avanzo di antiche stoffe trovate nei mercatini si creano cuscini, tendine e tovagliette..., da vecchie cornici e specchi, lussuosi quadri ornamentali, ecc. Questo perché alcuni oggetti, ancorché utili, da soli sono insignificanti, ma uniti ad altri, possono trasformare un qualsiasi ambiente.”

Parlando di quella che viene riconosciuta come inventrice di questa forma d’arte, Rachel Ashwell, vi posto qui di seguito gli indirizzi web del suo sito internet e del blog personale:

Non so cosa darei per poter avere una bella casa di campagna o magari fra dolci colline, da poter arredare in questo modo, dove anche le cose più vecchie e logore unite a nuovi materiali, colori pastello e un tocco femminile vengono rivalutati e ritrovano la loro posizione d’onore.

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Ora veniamo alla questione più spinosa: e se volessi comprare qualche oggetto Shabby-Chic in Italia dove sbatto la testa?

Per rispondere a questa domanda ho trovato un sito, dove si possono acquistare molti articoli a prezzi accessibili e mi sa proprio che per questo Natale mi farò un bel regalo.

Casa Shabby Chic

Mama Shabby

In più ho scoperto che in giro per l’Italia esistono un sacco di queste sale da the di cui parlava Alice, quindi adesso ho un nuovo obbiettivo: prendere un the in uno di questi meravigliosi posticini e vedrete che ci riuscirò!

Spero questo post sia stato di vostro gradimento, ora che ne dite di una tazza di the?

A presto.

Anna

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