Mentre la sottoscritta si sta divertendo a scrivere del suo weekend nel posto misterioso, posso rubarvi qualche minuto facendovi leggere il seguito del mio viaggio nella valle della Loira.
In questo post vi racconterò, senza dilungarmi troppo, del tragitto vero e proprio, quindi della partenza dall’Italia e dell’arrivo al paese di Loches. Ho voluto aggiungere il sito del Frejus e del locale dove abbiamo cenato per darvi qualche dritta in più.
Buona lettura!
“Partenza la domenica alle 4 della mattina dall’Italia.Il viaggio fu più che tranquillo: traffico pari a zero, sia qui in Italia, sia passato il confine. Nota dolente: il Frejus costa ben 33€, inoltre essendo rimasti in Francia per 10 giorni li spendemmo sia per l’andata che per il ritorno, mentre se il viaggio fosse stato di una settimana al rientro non avremmo pagato.In territorio francese ci si sente un momentino spaesati, ma ci si rende conto immediatamente dell’efficienza delle loro autostrade, di quanto siano più disciplinati di noi mentre guidano e dei panorami spettacolari che si presentano durante il tragitto, le strade che salgono e scendono dalle colline e immense distese di verdi pascoli.Arrivati a Loches, mentre il tempo peggiorava, la ragazza della reception ci fece sistemare nella dependance dell’albergo, molto caratteristica. Facemmo un giro del paesino (soprattutto per cercare un posto dove avremmo potuto mangiare la sera) e avvertimmo subito la sensazione di trovarci in un luogo dove il tempo passa davvero molto lentamente: dalla nostra camera si riuscivano a scorgere le torrette del castello di Loches, situato nella parte alta del paese, il borgo medievale.La serata passò velocemente, mangiammo una pizza (oscena, mai mangiare italiano all’estero) in una molto accogliente pizzeria del paese, “La Farfalla” (Pizzeria Farfalla) e poi subito a letto.Il giorno dopo sarebbe partita l’avventura…”
E che avventura! Ma per sapere la continuazione dovrete aspettare la prossima puntata.
A presto!
Anna
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